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Il futuro dell'umanità non potrà prescindere da una decrescita. E se non sarà quella auspicata e pianificata dai suoi teorici, sarà quella imposta dalle catastrofi ecologiche e sociali. Fausto Gusmeroli illustra la teoria della decrescita a partire dall'infelicità della crescita, ossia dai limiti e dalle contraddizioni dell'attuale modello di sviluppo capitalista, piegato alle logiche della competizione e del mercato. La decrescita è una risposta all'attuale crisi sociale e ambientale; propone la fuoriuscita dall'ideologia economica e dal suo brodo di coltura antropocentrico, individualista e positivista, aprendo a una prospettiva centrata sull'ecocentrismo, la parsimonia e la solidarietà. Un progetto in costruzione, che riconosce però già molte esperienze concrete nei territori.